Roma,per gli ottavi basta l' 1-1.Milan che figuraccia.

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[B3T4]Nathan Renko
view post Posted on 9/12/2010, 19:38




Massimo risultato, minimo sforzo. La Roma pareggia a Cluj grazie al gol di Borriello e passa agli ottavi di questa Champions League. Una gara che i giallorossi riescono a gestire bene per trequarti, anche perché l'offensiva del Cluj non è neanche delle più agguerrite. Si salva De Zerbi, ma Traorè - eternamente in fuorigioco - è così fastidioso da finire con l'essere bersagliato di fischi dai suoi tifosi. Fischi che lui accusa parecchio, tanto da rivolgersi al pubblico con una serie di gestacci quando nel finale realizza la rete del pareggio. La squadra di Ranieri invece appare tranquilla: Borriello si muove bene ed è incisivo come sempre, De Rossi manovra con autorità il gioco, la difesa è attenta e i due diffidati, Menez e Cassetti, prudenti. In porta c'è Lobont: Julio Sergio si ferma nel riscaldamento per un problema muscolare, ma il romeno, al debutto in Champions, si comporta piuttosto bene. Solo nel finale saltano schemi e nervi: i giallorossi si rilassano e dopo il gol subito Totti e Burdisso si mandano a quel paese.


Il Cluj - fuori anche dall'Europa League - non vorrebbe sfigurare nella sua ultima partita europea e parte attaccando, senza però creare pericoli reali. Al 9' sono i giallorossi ad avere la prima occasione: Totti ci prova su punizione ma il pallone termina alto. Al 13' però Emmanuel Konè spaventa i giallorossi: bella azione personale con conclusione dal limite, Lobont si fa trovare pronto. Al 14' Menez viene violentemente spostato in area da Cadu: il rigore ci può stare ma per l'arbitro è tutto regolare. La Roma funziona e al 21' arriva il vantaggio: Simplicio lancia Borriello che entra in area palla al piede e di sinistro spiazza Stancioiu. Stavolta è il Cluj a protestare per un fallo di Simplicio su De Zerbi che interrompe l'azione dei padroni di casa prima di innescare la manovra romanista. Mentre il Bayern segna per due volte contro il Basilea, Dica sfiora il gol con un bell'inserimento dalla sinistra. Ma il gioco era fermo per un fuorigioco molto dubbio. L'ultimo brivido del primo tempo passa dai piedi di De Zerbi che al 41', aiutandosi con un braccio, prova la botta da distanza ravvicinata: Lobont si supera e manda in angolo.

traorè impazzisce — Nei primi minuti della ripresa la Roma sembra voler dilagare: ci provano prima Totti, poi Simplicio, Burdisso e Borriello con un sinistro angolato spettacolare. La serata va nel migliore dei modi, quindi Ranieri toglie prima Menez poi Cassetti. Meglio non rischiare squalifiche in vista degli ottavi. Il Cluj non molla, Minteuan al 18' manda in campo Bjelanovic al posto di Edimar: un attaccante per un difensore, tanto vale osare. Ma la situazione non cambia, anzi: prima è Borriello a sfiorare la doppietta con una botta da distanza ravvicinata su cui è attento Stancioiu, poi Totti sfiora il palo. Nella fase finale i giallorossi rallentano, nonostante le proteste dalla panchina di Ranieri. Traorè per tre volte sbaglia il gol ad un passo dalla porta. Il pubblico inizia a fischiarlo e così, quando al 43' realizza di testa il pari su cross di Culio (che aveva ricevuto la palla oltre la linea dei difensori giallorossi), lui impazzisce e per sette volte fa il gesto dell'ombrello ai suoi tifosi. La partita finisce con la lite tra Totti e Burdisso: probabilmente a nessuno sta bene aver preso il gol nel finale, nonostante sia arrivata la qualificazione. A fine partita il capitano parla così dell'episodio: "È stato un piccolo screzio, sono cose che capitano, nessuno voleva pareggiare. Lui dopo il gol si è arrabbiato moltissimo con tutti ma succede. Negli spogliatoi è tutto rientrato".


Ciò che temeva Allegri alla vigilia di Milan-Ajax, si materializza fastidiosamente a San Siro con una sconfitta ai limiti della figuraccia. Il 2-0 per gli olandesi è l'ineccepibile risultato di una serata su cui riflettere perché fa a pugni con la cavalcata in campionato. Un passo indietro quello dei rossoneri, anche se il k.o., con la qualificazione in banca, è indolore; anche se in campo c'è spazio per molte seconde linee. Non c'è Ibra e questa, dopo 19 presenze consecutive, è la notizia. La seconda, dopo sette panchine di fila, è la presenza dal primo minuto di Ronaldinho al fianco dell'amico Robinho. Una scelta che al fischio finale si rivelerà inconsistente per l'atteggiamento a tratti irriverente di Dinho: lento e mai in partita. Allegri fa un po' di turnover: Amelia in porta, Bonera e Yepes in difesa, Flamini al posto di Gattuso e Seedorf di nuovo titolare come trequartista. Di fronte c'è un Ajax più motivato dopo l'avvento in panchina di Frank de Boer al posto di Jol. "Giocate con gioia" dice l'ex nazionale oranje e amico di Seedorf ai suoi. Messaggio recepito.


— I Lancieri partono bene. Pressing costante; velocità sulle fasce. La scuola Ajax si vede e il Milan subisce. Il disagio è evidente, anche se la difesa tiene, diretta con autorità da Yepes e Thiago Silva. Amelia, dal canto suo, ci mette tante pezze nonostante l'impiego esiguo. Dice di no a Suarez, Sulejmani ed Eriksen, dotato di piedi buoni e potenti. I rossoneri per oltre mezzora subiscono il pressing feroce degli olandesi e quando ripartono non hanno punti di riferimento a cui affidarsi. Troppo lunghi per incidere, i ragazzi di Allegri lasciano l'iniziativa all'Ajax, condizionati inevitabilmente dalla qualificazione già raggiunta, ma anche dai giustificati timori di infortuni. Non a caso al 26' ci lascia le penne Flamini per un colpo duro al ginocchio destro. Lo sostituisce Boateng. E Ronaldinho? Anonimo. Solo nel finale, quando il Milan decide finalmente di alzare il baricentro, il Gaucho si fa notare, ma il colpo di testa in torsione sul cross di Robinho è centrale. Il finale del primo tempo conferma però la buona preparazione fisica dei rossoneri che innescano tre belle azioni, senza trovare però il colpo decisivo.


crollo rossonero — La ripresa ripropone lo stesso Ajax, feroce nel suo pressing che si divora un Milan lento e senza idee. Quasi anarchico nel suo modo di proporsi, con un Ronaldinho che esagera alla ricerca di un guizzo convincente, ma ombra di se stesso: irriconoscibile. Ma anche con un centrocampo che non fa filtro e regala metri all'Ajax. Così diventa inevitabile il gran gol di De Zeeuw al 13': un palla dalla lunetta che si infila nell'angolo alla destra di Amelia. Allegri non ci sta a perdere, e al 19' toglie Ambrosini per Ibrahimovic. Ma lo svedese non è Henry Potter. L'Ajax caricato a mille trova addirittura il raddoppio con un gol pazzesco di Alderweireld dal limite, sotto la traversa. Così Ibra prova a inventare qualcosa di nuovo. Quasi ci riesce al 27', trovando lo spazio in un fazzoletto di terra e mancando il gol per l'intervento di piede di Stekelenburg. Con tale vantaggio l'Ajax può permettersi di fare possesso palla mentre il Milan trotterella senza pressare. Sconcertante l'atteggiamento di Ronaldinho che non partecipa alla manovra, mentre Ibra a piccoli passi domina la scena. Quasi un saluto del brasiliano al pubblico rossonero. Chissà, forse la fine di una storia mai decollata
 
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Stile_Biancoazzurro™
view post Posted on 12/12/2010, 20:10




bella nathan
 
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1 replies since 9/12/2010, 19:38   32 views
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